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Fondazioni: chi sono e cosa fanno

Le fondazioni di imprese sono organizzazioni di diritto privato senza scopo di lucro.


Le fondazioni di impresa sono delle organizzazioni di diritto privato senza scopo di lucro, costituite da una o più aziende italiane o straniere, pubbliche o private

Dell’Orto: “C’è chi supporta per esempio delle attività culturali, erogando risorse per i musei. E chi opera prettamente nel sociale, realizzando direttamente progetti sociali”.


Gemini International Humanitarian Fundation


In che modo si distinguono le fondazioni.


  1. Fondazioni di impresa: cosa sono

  2. Come funzionano le fondazioni di impresa

  3. Fondazioni di impresa e di famiglia: le differenze


Fondazioni di impresa: cosa sono 

Secondo la definizione di non profit, le fondazioni di impresa sono organizzazioni di diritto privato senza scopo di lucro. Possono essere costituite da una o più aziende, pubbliche o private, e appartenere a tre tipologie differenti:


  • erogative, quando generano benessere sociale, economico o culturale erogando risorse e promuovendo iniziative e progetti;

  • operative, quando mettono in piedi direttamente progetti di utilità sociale;

  • miste, quando sono sia di tipo erogativo che operativo.


“Nascono come il braccio operativo nel sociale dell’impresa”, “Ma non è semplice darne una definizione precisa. Le imprese sono diverse, i settori in cui operano sono altrettanto diversi, quindi ogni fondazione possiede specifiche peculiarità. Ci sono fondazioni d’impresa come quelle delle grandi aziende che operano nel food che fanno ricerca in quello stesso settore, altre che desiderano essere più vicine all’attività sociale”.

 

Come funzionano le fondazioni di impresa


Alcune fondazioni di impresa si occupano di tematiche di ricerca e supportano anche attività che non riguardano l’organizzazione stessa. Altre invece si occupano di tematiche prettamente sociali e concentrano i fondi della fondazione su una missione di aiuto alla comunità di riferimento in cui operano. “C’è chi supporta per esempio delle attività culturali, erogando risorse per i musei o per stimolare la musica”.“E chi opera prettamente nel sociale, realizzando direttamente progetti sociali o finanziando progetti di altri” .


“La cosa interessante è che all’inizio la fondazione d’impresa veniva vista come un di cui e molto spesso risultava anche separata dalla casa madre”, osserva l’esperta. “Quindi operava in maniera quasi indipendente, agendo la sua missione a prescindere dall’attività dell’azienda. Attività che, in alcuni casi, neppure i dipendenti dell’azienda conoscevano”. Il modello che le fondazioni stanno invece adottando, spiega, è quello di essere sempre più vicine all’organizzazione che le ha costituite, creando una sinergia tra quello che fa la fondazione e la corporate responsability and sustainability della casa madre. In maniera tale da generare un meccanismo virtuoso in cui le azioni della fondazione possano essere condivise anche dai dipendenti dell’impresa, massimizzando l’operato della fondazione stessa.


Fondazioni di impresa e di famiglia: le differenze


Tornando alla definizione di non profit, differentemente dalle fondazioni di impresa, le fondazioni di famiglia nascono su impulso di uno o più soggetti legati da vincoli familiari per “preservare e dare continuità a una parte del patrimonio di famiglia da utilizzare anche per finalità sociali e solidaristiche”. Come le fondazioni di impresa, possono essere di tipo erogativo, operativo o misto. E definiscono per statuto di cosa occuparsi e che obiettivi perseguire per poi sostenere il terzo settore, erogare risorse economiche o realizzare direttamente progetti di utilità sociale. 


“La fondazione di famiglia opera con una mission che viene decisa dal fondatore, che in questo caso è appunto la famiglia, e che quindi potrebbe essere anche completamente scollegata dall’attività di un’azienda che può rappresentare invece l’origine dei fondi (perché si tratta, per esempio, di un imprenditore che ha costituito un’impresa di famiglia)”. “Nulla vieta però che una famiglia benestante costituisca una sua fondazione perché vanta una certa sensibilità nei confronti di un tipo di cura, di malattia o di settore.

 


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